
L’abbinamento yoga con un’altra attività “sportiva” è balzata alla ribalta qualche decennio fa con l’apnea… Faceva un po’ strano che una persona con un fisico normale quasi longilineo come Jacques Mayol che appunto faceva anche yoga, potesse insidiare i record del nostro Enzo Maiorca che aveva un torace quasi il doppio del francese… Poi è stata la volta di Umberto Pelizzari che ha confermato la validità dell’accoppiata apna-yoga. Da quello che so da un amico istruttore di apnea che da qualche anno frequenta le mie lezioni di Ashtanga Yoga, se un apneista vuole salire ai vertici nelle prestazioni, deve passare dallo yoga.
Una sorpresa di questo bell’articolo apparso di recente, direi che è proprio il fatto che è stato pubblicato… Non mi sorprende che lo yoga con la sua storia pluri-millenaria possa aiutare a correre meglio o correre più veloci o preservare da infortuni legati alla corsa.
Se mi volessi lanciare in qualche previsione, direi che negli anni a venire verranno evidenziati anche altri ottimi abbinamenti legati allo yoga, la cosa non è difficile da predire, è scontata. Al momento, ci vuole il VIP per porre una attenzione particolare a una cosa come lo yoga che per me è un patrimonio per l’essere umano.
Per esempio, in questo nostro tempo dove non mancano le difficoltà anche legate alla salute, mi sembra di non aver mai sentito niente rispetto a proteggersi con uno sviluppo delle capacità respiratorie… Gli esperti ci dicono che normalmente usiamo il venti per cento delle capacità polmonari… Lo yoga con la sua raffinata arte respiratoria potrebbe aiutare…aiuta… Solo che sui media non si sente.
E comunque noi appassionati dello yoga continuiamo con gioia a portare avanti la tradizione.
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